STUDIARE LA MODA
Edizioni: Bruno Mondadori, Milano 2003
La moda, spogliata dalle sue connotazioni di “fantasmi sontuosi e leggeri”, dalle “manifestazioni teatralizzate della frivolezza” e dalle suggestioni dell’apparire, non è soltanto un aspetto della genialità e dell’inventiva di un singolo creatore di modelli. In realtà si muove all’interno di tre questioni fondamentali che i suoi operatori debbono sapere interpretare: 1) che cosa bisogna produrre; 2) che cosa bisogna consumare; 3) che cosa bisogna distribuire. Al di là dei puri criteri stilistici, la moda si basa dunque su precisi parametri di di gusti e consumi, su sofisticati approcci e strategie aziendali, commerciali e di immagine e su approfondite conoscenze delle trasformazioni e delle tendenze culturali e sociali in atto.
Indice. Parte prima: Moda e scenze umane
- Un altro paio di maniche (M.G. Muzzarelli);
- Culture e mode del corpo (P. Sorcinelli);
- Storia e moda (D. Calanca);
- Il giornalismo di moda. Applicazioni nel campo storico (A. Malfitano);
- La psicologia e la moda (P. Battistini);
- Arte e moda: un rapporto in evoluzione (S. Grandi);
- Lostudio dell’abbigliamento tra arti decorative e design (A. Vaccari);
Parte seconda: Linguaggi, scambi e strategie nel sistema della moda
- L’industria della moda negli studi organizzativi: miti, equivoci e prospettiva di ricerca (N. Giusti);
- Orientamento al mercato per le imprese di moda (A. Manarsi);
- I processi di un’azienda fashion (A. Barcaro);
- La semiotica e la moda (G. Proni);
- Moda e mezzi di comunicazione di massa (A. Mascio);
- Il linguaggio degli abiti e l’inglese della moda (M. Lorusso);
- Appunti di informatica nella didattica universitaria (E. Marini);
- Comunicare e comprendere per una sfida globale (M. Moretti).